martedì 7 gennaio 2014

prossimamente - Se il mondo intorno crepa



Anche se da stampa e critica viene considerato come morto e sepolto il western è un genere che, come i nostri lettori ormai sapranno, dà ancora sussulti di vitalità sia nel suo paese di origine, gli Stati Uniti, che in varie altre cinematografie sparse in giro per il mondo. Se c’è un posto, però, dove questo genere è ufficialmente e definitivamente defunto questo è l’Italia, che pure negli anni sessanta e sessanta dello scorso secolo arrivò a giocarsela ad armi pari sullo stesso terreno degli americani. Nonostante ciò anche nel nostro culturalmente sempre più povero paese c’è chi con caparbietà e sorretto unicamente da un’enorme passione si ostina a portare avanti un proprio e personale percorso western. Si tratta di Stefano Jacurti, autore qualche anno fa assieme a Emiliano Ferrera del western-horror indipendente Inferno bianco, che ha fatto il giro di vari festival, e scrittore in proprio di diversi romanzi e racconti dedicati al genere e che ora, sempre in coppia con Ferrera, torna con un nuovo western autoprodotto, da lui anche sceneggiato: Se il mondo intorno crepa, sempre girato nei grandi spazi dell’Abruzzo (ma in parte, come si vede nel trailer, anche nei famosi villaggi western dell’Almeria) e attualmente in fase di post-produzione.



Un nero cavaliere si staglia all’orizzonte.
E’ Black Burt “il poeta”, così chiamato perché prima di uccidere declama sempre i suoi versi di morte.
Burt il Nero si è unito a Butcher Joe “il macellaio” per un sanguinoso cavalcarono insieme.
I due, finiti sui giornali e braccati da tempo per le violente imprese, convergono presso una ghost town, una città morta da dove proseguiranno in Messico per continuare a uccidere e rapinare.
Ma in un mondo dove una donna lotta contro l’emarginazione e il passato ritorna con la sua forza dirompente il destino ha riservato a Black Burt e Butcher Joe qualcosa di molto diverso...




Accantonate le atmosfere horror e ghiacciate di Inferno bianco con questo nuovo lavoro Jacurti pur tenendo presente la grande tradizione violenta del western italiano sembrerebbe aggiornarla con le più moderne e selvagge storie di frontiera dei racconti di Joe R. Lansdale e con un’estetica e delle musiche totalmente americane.
Ci torneremo.

1 commento: