giovedì 28 febbraio 2013

prossimamente - Gold



Che un film western venga presentato in concorso al Festival del Cinema di Berlino costituisce già di per sé un avvenimento del tutto straordinario. Se poi il film batte bandiera tedesca la cosa diventa addirittura più unica che rara.
Il western tedesco, come sa chi segue questo blog, è un genere con una lunga tradizione - legata soprattutto ai romanzi del ciclo di Winnetou scritti da Carl May -, nonostante sia poco o nulla conosciuto al di fuori della Germania e dei paesi dell’Est Europa, e noi di Se Sei Vivo Spara gli abbiamo dedicato alcuni corposi approfondimenti.
Il film in questione, Gold, di Thomas Arslan, che è in uscita proprio in questi giorni sugli schermi tedeschi, sembrerebbe però il primo esperimento “autoriale” in tal senso.


La trama della pellicola, che ricorda in maniera sospetta il Meek’s Cutoff di Kelly Reichardt con Michelle Williams, un western indipendente americano praticamente senza parole che è quasi un capolavoro, vede come protagonista un gruppo di sette immigrati tedeschi che nel 1898, in piena corsa all’oro, si inoltrano nel Klondike lungo una pista che nessuno ha mai esplorato in una ricerca dell’Eldorado che presto si trasformerà in un cammino di morte e disperazione.

Interpretato come protagonista dalla pluripremiata attrice tedesca Nina Hoss e girato in esterni nella Columbia Britannica in Canada, il film di Arslan purtroppo non è stato accolto molto favorevolmente alla Berlinale, dove è stato generalmente bocciato come noioso e illustrativo, e in effetti dalle poche immagini e video che si trovano in rete sembra promettere molti bei paesaggi e poche sparatorie. Abbiamo il forte sospetto, insomma, che nonostante le alte ambizioni possa risultare meno interessante di qualunque indianerfilm di Gojko Mitic!



2 commenti:

  1. Sembra interessante.

    "Meek’s Cutoff" non l'ho ancora visto, ma ho visto i due film precedenti della regista Kelly Reichardt e mi sono piaciuti tantissimo: "Old Joy" del 2006 e "Wendy and Lucy" del 2008.
    Film molto intimisti e minimalisti, ma con una visione molto lucida dell'aridità contemporanea e con un'amarezza di fondo molto New Hollywood anni 70.
    Bello e toccante soprattutto il secondo "Wendy and Lucy", sempre con protaginista Michelle Williams (attrice su cui anni fa non avrei scommesso una lira e che invece si sta rivelando molto interessante ed intelligente).

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  2. Ah, tanto per cambiare ho scoperto recentemente che i "kraut" hanno avuto anche loro titoli autoriali e revisionisti:

    - Deadlock (1970) di Roland Klick con Mario Adorf
    - Verflucht, dies Amerika (Jaider's Gang, 173) di Volker Vogeler con Geraldine Chaplin e William Berger
    - Das Tal der Witwen (Valley of the Dancing Widows, 1975) di Volker Vogeler

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