martedì 28 febbraio 2012

i film 13 - Limonata Joe (Limonadovy Joe)

1964 LIMONATA JOE (Limonadovy Joe Aneb Konska Opera)
di Oldrich Lipský con Karel Fiala, Olga Schoberová, Kveta Fialová, Rudolf Deyl, Milos Kopecký



L'astemio, canterino e un po' scemo Limonata Joe capita nel paesino di Stetson City, dove sono tutti perennemente ubriachi e impegnati in un'interminabile rissa. Grazie al piombo delle sue pistole e ad una bevanda analcolica (la Cola Loca) per un po' ripristinerà la morale, ma dovrà vedersela con un perfido cattivo dai mille trucchi.

Geniale western comico cecoslovacco, ancora molto famoso da quelle parti. Contemporaneo e per molti versi simile a West And Soda, c'è persino un'idea identica: il protagonista vestito di bianco per tutto il film che per il duello finale si veste di nero. La comicità e i personaggi sono da cinema muto, e infatti il film è facilmente seguibile anche in lingua originale (visto che ritrovare la copia italiana è dura). Il susseguirsi di gag è vertiginoso, con trovate degne di Chaplin e Buster Keaton, ma anche vicino allo spirito dei Monty Python. Il tutto è girato in uno stile talmente libero e fuori dagli schemi da sembrare oggi sperimentale. Ogni sequenza ha la sua idea e il suo stile, il montaggio è a tratti caleidoscopico, le inquadrature sono spesso folli e i cambi di tono imprevedibili, tra western, comico, musical, animazione e trovate surreali. Un' ulteriore geniale follia è la scelta di girare il film in bianco e nero, ma virando ogni scena in tonalità violentissime (giallo, rosso, viola, blu, verde), ottendo l'effetto paradossale di farlo sembrare un film coloratissimo.



Sarà stato anche un film per ragazzi, ma l'ironia è spesso perfida e graffiante. Si scherza sul moralismo puritano, su alcolismo e proibizionismo. In una scena il protagonista fredda con assoluta indifferenza quattro banditi che stanno scappando sparandogli alle spalle. In un'altra il cattivo conquista l'ammirazione della brava gente della comunità per la destrezza dimostrata uccidendo a sangue freddo lo sceriffo. Il finale mortifero si risolve con una straniante trovata pubblicitaria, che stravolge ogni aspettativa di un tipico finale western, sia pure in versione comica.

Notevolissimi anche i vaghi ammiccamenti erotici. Anche perché, giusto per smentire un luogo comune sull'Europa dell'est, le due donne del film che si contendono il cuore del protagonista sono di una bellezza spaventosa: la biondina che fa la puritana (Olga Schoberová) e la mora che fa la "ballerina" del saloon (Kveta Fialová).



Tommaso Sega

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