mercoledì 29 febbraio 2012

i film 14 - Dove si spara di piú

1967 DOVE SI SPARA DI PIÚ di Gianni Puccini. Con Peter Lee Lawrence, Cristina Galbó, Andrés Mejuto, Piero Lulli, Pietro Martellanza.



L'unico, folle western di Gianni Puccini, come Lizzani, Vancini e Questi regista con velleità autoriali trovatosi per i casi della vita a dirigere uno spaghetti. Il film è nient'altro che una rivisitazione di Romeo e Giulietta in chiave western ma, paradossalmente, i momenti migliori sono proprio quelli in cui il copione si discosta dal capolavoro shakespeariano; l'intera prima parte, divertentissima, va di diritto tra le cose piú bizzarre che abbia visto all'interno del genere, con un vero e proprio campionario di frasi fatte, personaggi ultra-caricaturali, sequenze deliranti. Il debito nei confronti del fumetto è qui forse ancor piú evidente che nel successivo Yankee di Tinto Brass - e nel 1967 uscì anche Se sei vivo spara, altro film che con le nuvole parlanti ha piú di qualche conto in sospeso.
Riuscito in particolare il personaggio di Left Gun, interpretato dall'ottimo Andrés Mejuto, una specie di incrocio tra Eli Wallach e Jason Robards, attore spagnolo che aveva già lavorato con Puccini in Io uccido, tu uccidi (1965) e che nella sua carriera interpreterà soltanto un altro western, l'interessante Quei disperati che puzzano di sudore e di morte (1969) di Julio Buchs.
La seconda parte purtroppo si prende troppo sul serio e la vicenda diviene stucchevole, scontata; rimane memorabile, in ogni caso, il massacro finale, con la Morte in persona (con tanto di Colt e spolverino nero!) che scende a sancire la «pace nera» tra le due famiglie. Notevolissimi i titoli di testa animati.
Da ricordare anche perché è uno degli otto spaghetti scritti da Maria del Carmen Martínez Román, una delle pochissime donne sceneggiatrici del nostro western.  

Paolo D'Andrea

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