Il suo nome probabilmente lo conoscevano in pochi, ma il suo volto non può che essere rimasto scolpito nella memoria di tutti gli appassionati di spaghetti-western, che a partire da Un pugno di dollari hanno avuto occasione di vederlo in innumerevoli altre pellicole, tutte girate in Spagna, paese nel quale era nato nel 1934 e dove, dopo un’infanzia trascorsa come pastore di pecore e un’adolescenza passata tra miniera ed esercito, trovò come altri colleghi iberici – Fernando Sancho, Aldo Sambrell, Lorenzo Robledo… – uno sbocco professionale nei western che venivano allora girati in Almería – dei quali fu partecipe di tutto il tragitto, dalla nascita, al boom, alla decadenza – inventandosi una carriera come cowboy cinematografico e come attore che alla fine conterà più di 170 pellicole.
Il fisico massiccio, gli occhi cerulei, il volto dai tratti marcati e scolpiti facevano si che gli toccassero praticamente sempre ruoli di cattivi – era nella banda dei Baxter e in quella dell’Indio con Sergio Leone – che inevitabilmente facevano una brutta fine, tanto da farlo competere per il record di attore morto più volte al cinema e decidere di intitolare la sua autobiografia Morir con dignidad en el cine.
Stavolta però Frank Braña è morto sul serio, il 13 febbraio 2012 a Madrid, e con questo articolo oltre a salutare lui intendiamo omaggiare tutti quei caratteristi che quasi mai hanno trovato spazio tra i primi nomi dei titoli di testa dei film, ma che con la loro bravura e professionalità hanno contribuito al successo e alla popolarità del cinema western europeo.
Filmografia western:
1964- Watabanga! di Ramón Torrado
1964- Per un pugno di dollari di Sergio Leone
1964- Cavalca e uccidi di José Louis Borau e Mario Caiano
1964- La furia degli Apache di José María Elorrieta
1964- I due violenti di Primo Zeglio
1964- La Tumba del pistolero di Amando de Ossorio
1964- Il segreto di Ringo di Arturo Ruiz Castillo
1965- Django, killer per onore di Maury Dexter
1965- Murieta John di George Stevens
1965- La valle delle ombre rosse di Harald Reinl
1965- Fuerte perdido di José María Elorrieta
1965- Jessy non perdona... uccide di Jaime Jesús Balcázar
1965- Per qualche dollaro in più di Sergio Leone
1965- Adios Gringo di Giorgio Stegani
1965- Una bara per lo sceriffo di Mario Caiano
1966- Sugar colt di Franco Giraldi
1966- Django non perdona di Julio Buchs
1966- The Bounty Killer di Eugenio Martín
1966- Ringo de Nebraska di Antonio Román
1966- Per il gusto di uccidere di Tonino Valerii
1966- La resa dei conti di Sergio Sollima
1966- Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone
1967- E divenne il piu spietato bandito del Sud di Julio Buchs
1967- Se sei vivo spara di Giulio Questi
1967- Dio perdona... Io no! di Giuseppe Colizzi
1967- Faccia a faccia di Sergio Sollima
1967- L’uomo venuto per uccidere di Leon Klimovsky
1968- Quindici forche per un assassino di Nunzio Malasomma
1968- Tutto per tutto di Umberto Lenzi
1968- Un minuto per pregare, un istante per morire di Franco Giraldi
1968- Lo voglio morto di Paolo Bianchini
1968- Una pistola per cento bare di Umberto Lenzi
1968- Il segreto di Ringo di Artur Ruiz Castillo
1968- I Quattro dell'Ave Maria di Giuseppe Colizzi
1968- C'era una volta il West di Sergio Leone
1968- …E per tetto un cielo di stelle di Giulio Petroni
1969- La morte sull’alta collina di Alfredo Medori
1969- Ringo, il cavaliere solitario di Rafael Romero Marchent
1969- Garringo di Rafael Romero Marchent
1969- I vigliacchi non pregano di Mario Siciliano
1969- Il prezzo del potere di Tonino Valerii
1970- Lo irritarono... e Sartana fece piazza pulita di Rafael Romero Marchent
1970- ...e continuavano a chiamarlo figlio di... di Rafael Romero Marchent
1970- Quando Satana impugnò la Colt di Rafael Romero Marchent
1971- Gli fumavano le Colt... lo chiamavano Camposanto di Giuliano Carmineo
1971- Una nuvola di polvere... un grido di morte... arriva Sartana di Giuliano Carmineo
1971- Vamos a matar Sartana di Mario Pinzauti e George Martin
1972- I corvi ti scaveranno la fossa di Juan Bosch
1972- El más fabuloso golpe del Far-West di José Antonio de la Loma
1972- Il mio nome è Scopone e faccio sempre cappotto di Juan Bosch
1972- Dio in cielo... Arizona in terra di Juan Bosch
1972- Hai sbagliato... dovevi uccidermi subito! di Mario Bianchi
1973- Mi chiamavano Requiescat ... ma avevano sbagliato di Mario Bianchi
1973- ...e così divennero i tre supermen del West di George Martin e Italo Martinenghi
1973 - La preda e l'avvoltoio di Rafael Romero Marchent
1973- Yankee Dudler di Volker Vogeler
1974- Whisky e fantasmi di Antonio Margheriti
1975- Si quieres vivir...dispara di José María Elorrieta
1975- In nome del padre, del figlio e della Colt di Mario Bianchi
1981- Duelo a muerte di Rafael Romero Marchent
1981- El lobo negro di Rafael Romero Marchent
1984- Yellow Hair and the Fortress of Gold di Matt Cimber
1985- Tex e il signore degli abissi di Duccio Tessari
Mauro Mihich
Mi dispiace, gran faccia da cinema.
RispondiEliminaQuanti capolavori in quella lista.
E anche quanta spazzatura, certo.
Strano mondo quello dei caratteristi, specie di fantasmi senza nome di cui però tutti conoscono la faccia, anche se non sanno mai bene dove l'hanno vista.
Anch'io, che pure lo riconoscevo, mi accorgo che non saprei dire esattamente che ruoli faceva nei film di quella lista che ho visto. Eppure alcuni di quelli li ho visto più e più volte...
Beh, quelli di Braña molto spesso erano dei piccoli ruoli: stava in scena giusto il tempo per essere ammazzato...
RispondiEliminaQuello dei caratteristi degli spaghetti-western, sia italiani che spagnoli, era comunque davvero un mondo a parte, ricchissimo di aneddoti, in cui più che le capacità recitative contavano la faccia giusta e le capacità atletiche, che dovevano essere non indifferenti in quanto bisognava cavalcare, correre, saltare... e gli stessi erano spesso dei personaggi stravaganti e insoliti, non di rado più interessanti delle star e con alla spalle storie su cui si sarebbero potuto girare dei film.
Un paio sono anche stati fatti: "800 balas" di Álex de la Iglesia intepretato dall’autentico stunt Tito Garcia, che fa praticamente un personaggio autobiografico, e il documentario "L’America a Roma", dedicato a alcuni caratteristi/stuntman del western trasteverino, capitanati da Guglielmo Spoletini, incontrati dall’autore Gianfranco Pannone trent’anni dopo quel periodo cinematografico glorioso...
Da quel punto di vista credo che gli spaghetti western furono un genere di forte rottura all'interno del cinema italiano. Il cappa e spada e il peplum - che sono un po' i generi da cui naque il nostro western - andavano ancora a pescare le facce tra gli attori di impostazione più o meno teatrale, gli stessi che si vedevano nelle commedie e nei film drammatici. Per trovare invece le facce adatte al western dovettero uscire dal solito giro e pescare attori dalla strada che manco il neorealismo.
RispondiEliminaAh, "800 balas", ecco un bel titolo che stavo dimenticando nella rassegna sui film più recenti. E' anche l'unico (quasi) western uscito nel 2002.
Nel 2002 dovrebbero esserci anche "The Outsider" di Randa Haines (che è quindi uno dei pochissimi western diretti da una donna), con nel cast Naomi Watts e i fratelli Carradine, e "The Tracker", pseudo-western australiano.
RispondiEliminaUn lista abbastanza esaustiva si trova qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Western_films:_2000s
"Outsider" l'ho scartato perché mi sembrava una roba tipo "Casa nella prateria", ma a vedere certi spezzoni su Youtube forse ci sono più elementi western di quel che pensavo (anche se i Carradine fanno gli Amish se ho capito bene). Lo recupero... mal che vada c'è sempre Naomi Watts.
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